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il progetto Malanda ... continua...
cooperazione internazionale ITALIA/SENEGAL
Al via il progetto Malanda
cooperazione internazionale ITALIA/SENEGAL
l
20 maggio 2017 ha preso il via il progetto MALANDA.Il progetto nato con
EXPO 2015, si propone di innescare processi di sviluppo agricolo
autonomo,duraturo, sostenibile ed equo a Foundiougne nella regione
Fatick in Senegal.ll progetto Malanda, nato a seguito di un di
intervento della ONLUS italiana A.SI.SI. (ALLEANZA SENEGAL-ITALIA,
SOLIDARIETA’ & INTEGRAZIONE) di Limbiate che ha attiva una
convenzione dedicata allo sviluppo di progetti in Africa con la ricerca
pubblica italiana individuata nel Consiglio per la ricerca in
agricoltura e l’analisi dell’economia agraria CREA-IT
(Centro di ricerca Ingegneria e Trasformazioni Agroalimentari
-struttura territoriale IT di Milano) ha consolidato i rapporti di
partenariato e collaborazione tra A.SI.SI., le realtà locali
senegalesi e la ricerca pubblica italiana.
Si
è così costituita, sul territorio africano, la
Cooperatica sociale Malanda Agro-Centre, con l’obiettivo
specifico di realizzare, con il coinvolgimento della comunità
locale, sistemi di trasformazione flessibili e sostenibili.
Nell’ambito
del progetto si intende contribuire allo sviluppo dell’intera
filiera di produzione, trasformazione, conservazione e
commercializzazione di prodotti locali derivati dall’agricoltura
e dalla pesca dando in via anche ad un’economia circolare con il
recupero della pomme de cajou, scarto della filiera
dell’anacardo.(difficile conservazione per l’alto contenuto
di acqua) Malanda si inserisce nell’ambito delle tematiche
relative a “sradicamento della fame e della povertà
estrema”, “economia circolare” e
“sostenibilità ambientale” attraverso lo sviluppo
agroalimentare e le buone pratiche di trasformazione, conservazione e
vendita.
Importanza
particolare è data alle tecnologie di trasformazione, che sono
principalmente basate sull’impiego di energie alternative e su
recupero di energia, in accordo con i concetti di agricoltura
sostenibile ed eco-compatibile (impianti ad energia solare). Da qui
l’importanza della collaborazione con la ricerca pubblica in
grado di fornire un background adeguato e direttamente applicabile.
La
gestione dei pericoli microbiologici rende necessaria l’adozione
di sistemi tecnologicamente flessibili, con maggiori margini di
sicurezza e possibilmente basati su più di un fattore protettivo
per il loro contenimento e per il controllo del rischio. Gli impianti
sono realizzati in accordo con le direttive EU vigenti.
Grazie
ad esperienze di ricerca applicata e alla collaborazione con G-teK
un’azienda privata italiana, nota per l’eccellenza
tecnologica, la proposta si sviluppa sull’ideazione ed
all’adozione di impianti e tecnologie adeguate (semplificazione)
per la conservazione/trasformazione dei prodotti agroalimentari. Grande
attenzione è data all’ottimizzazione delle condizioni di
processo ed al controllo dei requisiti igienici e di sicurezza,
nonché alla stesura dei relativi manuali operativi. Fondamentale
è l'impiego di fonti di energie rinnovabili, che necessitano di
implementazione specifica, per piccole produzioni alimentari.
Durante
la settimana di operatività sul territorio il team, formato da
italiani (CREA-IT) e senegalesi (MALANDA AGRO-CENTRE) ha attuato un
piano di lavoro volto al montaggio e all’installazione
dell’impianto dell’essiccatore solare. L’essiccatore
ad energia solare per frutta ed ortaggi in pezzi è un impianto
contraddistinto dalla
semplicità
del principio costruttivo, dal prezzo di acquisto estremamente
contenuto e dal costo di esercizio inesistente di fabbricazione tutta
italiana. Sicurezza energia rinnovabile e qualità alimentare
sono i concetti che hanno suggerito la progettazione e la realizzazione
di questo impianto.
L’essiccatore solare è stato posizionato sulla terrazza della struttura cooperativa, come dal case study.
Le
principali fasi di lavorazione sono state ottimizzate in funzione delle
materie prime disponibili in base a stagionalità e
territorialità. in particolare sono stati realizzati prodotti a
due diverse pezzature: gamberetti piccoli e gamberetti medi
poiché la sede della cooperativa è nelle vicinanze di un
fiume salato e la pomme de cajou (frutto dell’anacardo)
poiché la regione di Fatick, verso il Gambia è ricca di
piantagioni di anacardi (10% della produzione nazionale).
Si
è quindi proceduto con la codificazione delle fasi di lavaggio,
selezione delle pezzature, predisposizione delle arelle di contenimento
del prodotto e avvio del processo. Le operazioni di sanificazione sono
state codificate alla fine di ogni step di produzione. A fine
lavorazione il prodotto essiccato è stato confezionato ed
etichettato.
In
parallelo è stato realizzato un programma di istruzione dei
tecnici, soci fondatori, locali finalizzato all’acquisizione
delle conoscenze tecnologiche, legislative e igieniche relative ai
processi produttivi attivati.
Le
decisioni relative alla compilazione dei registri di lavoro, alla
documentazione amministrativa, il business-plan, sulle quantità
unitarie per confezione, ai prezzi e alla
compilazione delle etichette sono state affrontate e compartecipate durante la riunione con i soci fondatori.
L’
incontro in data 24/5 con il sottosegretario per le attività
produttive del Ministro presso MINISTERO DELL'AGRICOLTURA E DELLO
SVILUPPO RURALE DI DAKAR, a seguito della presentazione della
Cooperativa, delle attività da svolgere in collaborazione, degli
obiettivi e dei prodotti da realizzare ha confermato
l’allineamento delle finalità progettuali con i principali
assi di intervento del Governo Senegalese ed ha avvalorato il progetto
anche in ambito nazionale oltre che regionale
Durante il soggiorno è stato effettuato anche un sopralluogo nelle piantagioni di anacardo.
I
contatti con i coltivatori locali hanno permesso di constatare di
persona sia l’estensione delle piantagioni che il metodo di
raccolta manuale. Sokone e Toubakuta sono i due comuni più
grandi afferenti alla regione e produttori di anacardi e mango. Lamine
Sarr, coltivatore ed allevatore di Toubakuta ci ha accolto e ha dato
disponibilità a conferire alla cooperativa Malanda Agrocentre
parte della produzione per il recupero dei frutti (economia circolare),
una volta staccati i semi di anacardo (semi esterni) che seguono una
via diversa, all’interno della filiera, per la trasformazione e
la vendita attraverso cooperative femminili.
A
conclusione dell’intensa settimana di attività sono stati
stilati draft di accordi operativi per il monitoraggio delle
attività future. (monitoraggio in remoto) CREA-IT
verificherà la qualità di prodotto e i tempi di
conservazione in relazione al mantenimento delle caratteristiche
nutrizionali dei trasformati, così da stabilire la durata
merceologica dei prodotti. Effettuerà inoltre a distanza la
verifica delle operazioni unitarie e routinarie delle produzioni a
venire, introducendo eventuali modifiche per la standardizzazione dei
processi di trasformazione. Manterrà i contatti con la
cooperativa per il supporto scientifico e tecnologico e
l’eventuale sviluppo di ulteriori applicazioni. Favorirà
la divulgazione delle attività e la preparazione di
progettualità comuni per la ricerca di supporti finanziari. La
cooperativa sociale provvederà al trasferimento della formazione
ai soci e alla verifica in loco dell’applicazione puntuale delle
norme e delle procedure operative di produzione, trasformazione e
gestione, provvedendo inoltre alla ratifica delle operazioni e
all’assegnazione dei compiti nel rispetto delle capacità e
della predisposizione dei singoli. Si è inoltre già
convenuto un programma di formazione per i futuri addetti che prevede
la prestazione di attività volontaria iniziale che potrà
garantire il recepimento delle procedure di base per operare nel
settore agro-alimentare nel rispetto delle norme igieniche e della
manutenzione routinaria degli impianti, nonché del monitoraggio
dei processi e della correttezza dell’esecuzione dei protocolli
operativi.
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Il
progetto si pone l'obiettivo di
creare un Centro
Pilota
per la
trasformazione
agro-alimentare, con l’impiego di impianti ad energia solare
a
Foundiougne (Senegal), contribuendo
allo sviluppo dell’intera filiera di produzione,
trasformazione,
conservazione e
commercializzazione dei
prodotti
Création
d'un centre pilote pour la transformation des
aliments,
avec l'utilisation de centrales solaires en Foundiougne
(Sénégal)
contribuant
au développement de l'ensemble de la chaine de
production, la transformation, la conservation et la
commercialisation des produits
Building up a Pilot Centre for the
agro-food transformation
using solar energy plants in Foundiougne, contributing to the
developpement of
the whole products chain: production, transformation,
storage, and
trading
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